mercoledì 17 giugno 2009

I ribelli dell'Aquila


Dopo la manifestazione di quegli ingrati degli Aquilani il nostro premier è triste.

Fonti certe dicono che Noemi lo ha dovuto consolare a telefono per ben 2 ore.

Distrutto dal dolore, Berlusconi ancora cerca di capire come è potuto succedere che qualcuno non sia d'accordo con il suo piano di ricostruzione.

A nulla è servito trasferirsi a L'Aquila i giorni post-terremoto con seguito di televisioni, giornali, radio e sveglie (regalando anche a molti, momenti di celebrità), a nulla è servito regalare dentiere, a nulla sono valse le milioni di promesse!

Ora questi terremotati vogliono anche decidere sulle modalità della ricostruzione delle proprie case!

Bel ringraziamento. Ma hanno dimenticato che Lui è il Presidente, hanno dimenticato che è a Lui che hanno delegato ogni decisione?

Era anche già pronto il plastico da esibire a Porta a Porta, ma ora a Silvio non interessa più.

Silvio è come Dio, buono, ma anche vendicativo. Una terribile punizione si abbatterà presto sugli Aquilani!

Tutte le televisioni si oscureranno contemporaneamente. Si riaccenderanno solo in tarda serata quando tutti gli aquilani saranno costretti ad ascoltare l’unico Aquilano vero e più vicino a Lui: Bruno Vespa. Poi le televisioni si sintonizzeranno miracolosamente su Rai1 e tutti saranno costretti ad ascoltare e guardare le repliche di “Porta a Porta” dal 1996 ad oggi ininterrottamente. Non ci fu mai punizione più tremenda!

3 commenti:

  1. Sì, beh, è risaputo che il Gran Capo non ama le proteste. A lui piace sentirsi dire solamente "Sissignore", magari con mano morta sulle natiche.
    Saluti

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  2. Eccomi a ricambiare la visita!
    Grazie per essere passato e per il commento.

    Almeno Lui ha saputo come consolarsi...
    ehhhhhhhh

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  3. è proprio il caso di non mollare! facciamo continuiamo a far sentire il nostro dissenso a gran voce!

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