I comunisti dopo le elezioni

Complimenti reciproci tra Vendola e Ferrero che all'indomani delle elezioni appaiono soddisfatti del risultato.
Un 3% a per uno non fa male a nessuno sostengono i due leader, contenti del pareggio e rassicurati dalla sconfitta comune, “mal comune mezzo gaudio” commenta Diliberto.
A chi fa notare che comunque non hanno superato la soglia prestabilita per andare in Europa, i tre dirigenti rossi rispondono quasi all'unisono : non fa niente, ci riuniremo per discutere fra di noi nel garage che Bertinotti gentilmente ci ha lasciato a disposizione; ma non possiamo fare troppo casino altrimenti sua moglie ci caccia.
Consapevoli della distanza fra partito e elettori, stanno già cercando una maniera di riavvicinarsi agli operai e ai precari, ma già ci sono forti screzi sulla tonalità di giallo da usare nella falce e martello.
Gira voce di una possibile scissione del Prc fra chi preferisce il giallo canarino e chi il giallo limone; Vendola invita tutti nel proprio partito, in modo da evitare discussioni dato che non ci sono falci e martelli nel suo simbolo.